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Gli USA ,nostri invasori

("USA, our invaders")

La Padania
28.8.98

(English)

Matteo Incerti

HONOLULU - Le Isole Hawaii ritornano a combattere pacificamente per l'indipendenza da Washington, che le invase ed annesse illegalmente tra il 1893 ed il 1959.In questa intervista Kekula Crawford, tra i massimi responsabili internazionali del movimento indipendentista Hawaii Nation, spiega le ragioni degli abitanti di queste Isole del Pacifico.

D: Come giudica le recenti manifestazioni hawaiane del centenario dell'annessione illegale ?

D: Sono state manifestazioni per ricordare l'illegalita' dell'annessione, ed anche erano un' atto per rivendicare la sopravvivenza del nostro popolo.E' un successo mettere insieme ogni volta la nostra gente e muoverci per il nostro obbiettivo collettivo di liberta' e giustizia.La gente deve conoscere quello che e' successo con l'annessione illegale e manipolata, quali sono i nostri diritti. Dopo queste manifestazioni, le prossime saranno ancora piu' grandi.

D: Cosa pensano i nativi hawaiani ed i nuovi abitanti delle richieste d'indipendenza da Washington ?

R: L'Umanita' generalmente ha qualcosa chiamato un 'cuore' ed un senso di 'verita'.Gli abitanti delle Hawaii sentono la chiamata all'indipendenza come un richiamo alla verita' storica, non solo al cuore.Una verita' che diventa sempre piu' chiara , mano a mano che ci rendiamo tutti conto dell'esperienza oppressiva della colonizzazione da parte degli Stati Uniti.

D: I Nativi Hawaii hanno gia' un Governo Provvisiorio per guidare il processo di Indipendenza ?

D: SIamo in una fase di transizione.Ci stiamo organizzando al meglio unendo i vari movimenti ed assemblando i meccanismi legali per la nostra causa.Possiamo dire che abbiamo una forza collettiva provvisoria, che diventera' una forza politica entro la fine di quest'anno.Questa forza cerchera' il riconoscimento attraverso le relazioni che abbiamo con oltre 20 membri delle Nazioni Unite.

D: Il 30 luglio scorso un rapporto delle Nazioni Unite ha suggerito di far ritornare le Hawaii nella lista dei paesi da decolonizzare.Questo e' un passo importante,ma avrete da combattere legalmente non poco ora.Quali saranno le prossime mosse ?

R: Consegnai personalmente un documento alla Comitato Speciale dei 24 (quello dei paesi colonizzati nda) delle Nazioni Unite durante la sessione del 1996 in Antigua-Barbuda.Durante queste settimane ho incontrato informalmente i membri di questa Comitato.L'opportunita' di ritornare nella lista dei paesi da 'deconolizzare' esiste ed e' un fatto. Ma i corretti passi per arrivare all'indipendenza dovranno essere trovati attraverso un altra porta.Comunque ho trovato queste ultime notizie molto interessanti perche' permetteranno di occupare il seggio sempre vuoto degli USA nella Commissione dei 24.Legalmente la cosa e' molto semplice, basta che la nostra gente di organizzi tramite una federazione o un gruppo politico perche' accadere questo. Ma il rapporto non e' finito, il lavoro finale arrivera' tra un anno e troveremo altri dati su violazioni di altra natura.Le cose vanno al meglio.Ora noi Hawaiani dobbiamo organizzarci collettivamente. Perche' se l'annessione era illegale,come lo era ,questa va considerata anche come un atto di guerra ,un crimine contro la pace. Questo fatto ,romperebbe oltre trenta leggi e trattati internazionali. Questa cosa sarebbe unica e traumatizzerebbe la comunita' mondiale di tutte le nazioni.

D: Pensate anche che una specie di "lobby" con mozioni e risoluzioni nei vari parlamenti del Mondo, ed attraverso Governi democratici possa aiutarvi nel mettere pressione sul Governo degli Stati Uniti ?

R: Si' certamente.Fare "lobbing" con altri paesi e' un obbiettivo per il nostro riconoscimento internazionale.E non lavorando solo attraverso parlamentari o organi di governo, ma anche direttamente con i loro Gabinetti, i loro consulenti legali ed i loro addetti alle relazioni internazionali.Per tutte i nuovi Stati della Comunita' Mondiale, e' una grande occasione vista la nostra posizione geoeconomica nel Pacifico.


D: Gli Stati Uniti si sono anche opposti ad un Tribunale Internazionale totalmente indipendente per giudicare i crimini di guerra ed i genocidi.E si sono trovati in questo a fianco di paesi come la Cina comunsita.Come giudica la posizione di Washington ?


R: Perche' dovremmo essere sorpresi per il fatto che non vogliano rendere conto della loro attivita' criminale perpetuata attraverso quello che controllano ? Le Nazioni Unite sono spesso un forum per queste nazioni per cercare trasparenza,ma non e' mai abbastanza. Nelle realta' interne di ognuno di questi paesi, questi crimini sono violenti e scomodi.Sanno del rischio che corrono se i loro interi governi possono diventare responsabili di fronte alla comunita' internazionale ed umana.Studiare gia' i principi di Norimberga, da una idea che esiste un meccanismo legale per portare gli individui a pagare delle loro azioni criminali. Questo e' importante per i futuri bambini del nostro pianeta,lavoriamo su questo.Il fatto che queste grandi potenze di oppongano a questo non significa che non si possa cambiare.La speranza rimane.

D: Torniamo alle Hawaii, molti uomini politici degli Stati Uniti dicono che le Hawaii sarebbero uno Stato troppo piccolo per diventare indipendendente ...

R: Io la penso diversamente...Aloha ! (tipico saluto nativo hawaiano nda)


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